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CNA Paolo Piglia

Sono ancora qua

E stavolta, contrariamente alle mie abitudini mi dilungo un po', d'altra parte come diceva F. G.: "...Settembre è il mese dei ripensamenti sugli anni e sull'età..."

Alla fine degli anni ‘60 e inizio anni ‘70 nel mese di Agosto Torino era un mortorio, la FIAT chiudeva con il suo indotto e Torino chiudeva. La città operaia si svuotava e se non eri partito anche tu, non restava che attendere il momento in cui Nenè alzava le saracinesche e si tornava alla normalità. In quei primi giorni di Settembre un gruppetto di amici spinti da curiosità scende in c.so Casale, prende il 61 (credo) e arriva in via Principe Amedeo 20 sede del Doyukai, non so di chi fu l'idea ma tant'è, entrammo e chieste un paio di informazioni la segreteria ci disse che di lì a poco ci sarebbe stata una lezione di Karate a cui potevamo assistere. Ok, era quello che volevamo vedere e così ci accomodammo su delle sedie vicino a quello che poi seppi chiamarsi tatami. Saluto, riscaldamento, tecniche, combattimento: era la parte che mi interessava anche se tutti quegli strilli (kiai) mi sembrarono un po’ ridicoli.

Una coppia era formata da una cintura marrone e una cintura arancione, la marrone approfittava molto della sua superiorità tecnica e dell'esperienza per prevaricare il compagno (insomma “je dava de brutto”!) e venne ripreso da una cintura nera una volta, due volte, cambio coppie la musica non cambiava, quella marrone era sempre sopra le righe. Al successivo cambio coppie quella nera che avevo capito essere il capo lo prende con sé, saluto e iniziano, è durato poco, un po di schermaglia poi vedo il capo portare un calcio (che più tardi scopro essere un mawashi-geri) che spedisce il tizio fuori dal tatami facendolo cadere rovinosamente poco distante da dove noi eravamo seduti. Conseguenze? Per me giustizia era fatta e due secondi dopo ero in segreteria e mi iscrivevo. Erano i primi di Settembre del 1971, il capo era il M°Ulderico Fassione, (andate a vedere il suo curriculum agonistico).

 

...anno sportivo 2020 / 2021.

Dice Vasco: "Sono ancora qua eh già..." è passato un po' di tempo da allora, nel mondo delle Arti Marziali ho visto un po' di tutto, personaggi con diplomi da Cintura Nera delle discipline più varie, altri con un infinità di Dan, discipline nuove svanite nel giro di pochi mesi, molti filosofi, molti di più i ciarlatani, Maestri che si possano definire tali, a mio modesto parere, pochi e li riconosci: generalmente sono un po' schivi, poco appariscenti, non hanno necessità di mostrare capacità extraterrestri ma sono competenti, attenti nei confronti delle persone, armati di pazienza e credono in ciò che fanno, e credono che le Arti Marziali possano contribuire alla crescita dell'individuo e la parola chiave è "Passione".

Perché dopo tutti questi anni sono ancora qui a praticare? Per imparare quella famosa tecnica che finalmente mi renderà invincibile? Per un grosso ritorno economico? Nè una nè l'altra situazione ve lo assicuro, ma perché mi piace, mi diverte ancora, perché mi fa star bene, perché mi appassiona, perché quando arriva la fine di Giugno e il corso si chiude e ti dici che per 2 mesi non vuoi più sentir parlare di Arti Marziali e 2 settimane dopo sei in un campeggio ad Antibes e in lontananza vedi una coppia con l'hakama e la raggiungi e scopri che c'è uno stage di aikido, vuoi non andare a vedere? O sai che in un parco cittadino un giovane Maestro, Alessandro D'Oria, che hai conosciuto in altre situazioni ma col quale l'intesa è stata immediata, tiene la sua lezione di Taichi e hai un po’ di tempo, vai a vedere e inevitabilmente ti piace. Perché le Arti Marziali hanno un fascino particolare e ce l'hanno a partire dal saluto. Quando nella mia piccola sede salutiamo la bandiera della Scuola non posso non pensare che nello stesso momento, minuto più minuto meno, in tutte le altre sedi della Yoshin Ryu altre persone con età, estrazione sociale, storie personali così differenti hanno abbandonato abiti, orologi, orecchini collane per indossare un gi e immergersi nella pratica... sento la magia del saluto. Ai Kyu cosa posso trasmettere? La mia passione.

Domo Arigato Sensei.

Cintura Nera Anziana Paolo Piglia

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